Pubblicato da: luigivassallo | 19 gennaio 2024

Un fumo da un comignolo

Che sarebbe stata una rigida giornata invernale se ne accorse subito uscendo da sotto le coperte che gli avevano assicurato il tepore per la notte, che, come al solito, aveva preferito trascorrere sul divano anziché nel letto.

Si affrettò a caricare la stufa con la legna che aveva in casa. Accese qualche fiammifero per far prendere fuoco alla carta appallottolata e ai rametti che, a loro volta, avrebbero dovuto infiammare i tronchetti più grossi.

Aspettò che la fiamma guizzasse sicura verso l’alto prima di aggiungere qualche tronchetto che avrebbe dovuto garantire la diffusione in casa di un piacevole tepore. Poi uscì in giardino a prendere altra legna dalla catasta che aveva accumulata nei mesi scorsi in previsione del freddo invernale.

Alzò la testa verso il comignolo e si sorprese a guardare un po’ incantato la nuvola di fumo che ne usciva. Quella nuvola gli faceva sentire l’intimità di una casa accogliente e lo riempiva di un moderato piacere di vivere. Poi pensò che quella nuvola era tutto ciò che restava della legna che aveva messo nella stufa e finì col meditare che anche i suoi sogni di una volta erano andati ormai tutti in fumo.

Raccolse una bracciata di legno in giardino e rientrò in casa.


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